io non ho nulla da dire

(Marino Moretti 1911)

giu
17


TORINO - Nove appuntamenti, tra novembre e aprile, per declinare al presente il sentimento amoroso e indagarne le sfaccettature in un mondo che segue ritmi sempre più vorticosi. È “Lovetech – l’amore al tempo della tecnologia” il tema della quarta edizione de “La Città dell’uomo”, la rassegna teatrale di “Teatroinrivolta”.
Iniziata sotto i migliori auspici lo scorso 6 novembre con lo spettacolo in anteprima nazionale “Monbijou” scritto e diretto da Lucia Falco, questa edizione propone un percorso articolato e ambizioso, con nomi e spettacoli di richiamo. L’obiettivo finale? Una rappresentazione obliqua e sfaccettata del secolare tema dell’amore.
Che cosa significa Amare? L’amore del ventunesimo secolo è lo stesso sentimento che provavano i nostri nonni? Come cambia l’amore con i ritmi imposti dalla vita moderna? Sono solo alcune delle domande a cui l’edizione 2008 tenterà di dare una risposta. L’idea guida è fondere gesto artistico e sguardo critico e dar conto di come il progresso agisce sulla nostra pelle e sul nostro modo di sentire.
Insomma anche quest’anno “La Città dell’uomo” dà una propria interpretazione del teatro come stimolo alla riflessione e luogo di dibattito e impegno. Un’attenzione particolare è riservata al tentativo di radicamento tenace sul territorio con l’intenzione di sviluppare un rapporto di comunicazione autentica con il pubblico. Destinatari privilegiati soprattutto i giovanissimi, che la rassegna cerca di coinvolgere aggiornandoli su temi che non possono lasciare indifferenti.
Prossimo appuntamento, da non perdere, sabato 29 novembre: sarà in scena “Minus you too”, un’altra anteprima nazionale diretta da Violetta Spataro, storia intrecciata di cinque personaggi ambientata all’ex Motel La Paz. Martedì 9 dicembre sarà la volta di “Olà Meda”, per la regia di Gianluca Bottoni, una rivisitazione completamente trasformata dalla “Medea” di Euripide. Si continua giovedì 8 gennaio con “Van Gogh, il suicidato della società”, regia di Kogi Miazaky, storia di un uomo tra follia e genio. Mercoledì 11 febbraio tocca a “Sexmachine”, diretto da Massimo Somaglino, un quadro di umanità multiforme e complicata tra denaro, potere e solitudine.
“Un anno con 13 lune” di Rainer Werner Fassbinder, che racconta gli ultimi giorni di vita del transessuale Elvira Weishaupt nel 1978, sarà invece di scena giovedì 19 febbraio. Si continua sabato 7 marzo con “Ostaggi di pace”, tentativo di racconto della guerra tra Palestina e Israele. Prima nazionale mercoledì 25 marzo per “Giorno 177”, di e con Marcello Serafino, storia di una prigionia ed evasione da un campo di concentramento. A chiudere la rassegna, sabato 4 aprile, “Racconti di giugno-incontri con se stesso”, di e con Pippo Del Bono, originale diario di bordo e introspezione sul senso nascosto delle relazioni.
Tutti gli spettacoli inizieranno alla Maison Musique di via Rivoli alle 20.45. Costo del biglietto 10 euro. Per informazioni e prenotazioni http://www.teatroinrivolta.it/ oppure 0122 647656.

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Sono nata a Milano il 23 giugno 1986, ma attualmente vivo a Torino dove frequento il Master in Giornalismo

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