io non ho nulla da dire

(Marino Moretti 1911)

Aver qualche cosa da dire
nel mondo a se stessi, alla gente.
Che cosa? Io non so veramente
perché io non ho nulla da dire.

Che cosa? Io non so veramente.
Ma ci son quelli che sanno.
Io no - lo confesso a mio danno,
non ho da dir nulla ossia niente.

Perché continuare a mentire,
cercare d'illudersi? Adesso
chi’io parlo a me mi confesso:
io non ho niente da dire.

Eppure fra tante persone,
fra tanti culti colleghi
io sfido a trovar chi mi neghi
d'aver questa o quella opinione;

e forse mia madre, la sola
che veda ora in me fino in fondo,
è certa che anch'io venni al mondo
per dire una grande parola.

Gli amici discutono d'arte,
di Dio, di politica, d'altro:
e c'è chi mi crede il più scaltro
perché mi fo un poco in disparte:

qualcuno vorrebbe sentire
da me qualche cosa di più.
« Hai nulla da aggiungere tu? »
« Io, no, non ho niente da dire. »

È triste. Credetelo, in fondo,
è triste. Non essere niente.
Sfuggire cosi facilmente
a tutte le noie del mondo.

Sentirsi nell'anima il vuoto
quando altri più parla e ragiona.
Veder quella brava persona
imporsi un gran compito ignoto.

E quelli che chiedono a un tratto:
« Che avresti tu detto al mio posto? »
« Io... non avrei forse risposto...
Io... mi sarei finto distratto...»
Non aver nulla, né mire,
né bei sopraccapi, né vizi;
osar fino in mezzo ai comizi:
«No, sa? Non ho niente da dire».

Ed esser creduto un insonne,
un uomo che veglia sui libri,
un’anima ardita che vibri
da tutto uno stuolo di donne.

« Mi dica, sua madre che dice?
Io so dai suoi libri che adora
sua madre. Nevvero, signora?
nevvero che è tanto felice?

figlio! Vederlo salire,
seguirne il pensiero profondo…»
Ed io son l’unico al mondo
Che non ha niente da dire.

(Marino Moretti)

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Sono nata a Milano il 23 giugno 1986, ma attualmente vivo a Torino dove frequento il Master in Giornalismo

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